martedì 15 novembre 2011

THE GIULIANO PROJECT - parte terza (2006/2011)-

THE GIULIANO PROJECT (IL PROGETTO GIULIANO)
- parte terza (2006/2011)- 



Giuliano é Salvatore Giuliano.  Salvatore Giuliano era un bandito, un mito, per alcuni quasi un santo. 
La sua storia ha direttamente coinvolto migliaia di persone, e forse milioni, emotivamente. 

..is a murder, a poet and a politician
Salvatore Giuliano era un bandito siciliano ed alla fine degli anni quaranta, nell'Italia che passava dal Re alla Repubblica, era famoso quasi come un divo: egli era un mito, e mito era anche quello della Sicilia Indipendente. Come in tutte le storie di miti e di santi ci sono anche le reliquie, e più in là parleremo anche di queste: da esse, infatti, inizia tutta questa storia. ....................





lunedì 14 novembre 2011

Piccioni o Uomini?

Piccioni o Uomini?



SEMBRANO piccioni, ma non sono molto diversi da tutti coloro che vivono inscatolati fisicamente e mentalmente nei gabbiotti a prezzo variabile tra 1000 e 4000 Euro/Mq, che si pagano ormai con un mutuo perpetuo, e che vengono definiti "appartamenti, "case" o affini diventando in tutto e per tutto la proiezione della vita.

Muri, balconi, cellette, corridoi, tetti, stanzette, perfette per una vita da piccioni.

Questi della foto sono piccoli e teneri: stanno in un cartone perché sono destinati a finire in un piatto tipico della cucina marocchina.

Li ho fotografati in un mercato a Fès. Scacazzano, si, ma almeno si mangiano...

TI AMMAZZO A BASTONATE


Il titolo in oggetto fa riferimento ad una comune e diffusa cultura locale, rozza e tribale, permeata di ogni assenza di rispetto verso l'ALTRO, chiunque esso sia, e quindi satura di violenza consolidata e diffusa: violenza che appartiene da sempre a questa società, a questa cultura, a questo luogo.

IO TI AMMAZZO A BASTONATE

Chiunque viva a Palermo ha sentito pronunciare questa frase. Io l'ho sempre sentita, almeno io, pronunciata da adulti e da ragazzi, anche da bambini.

La ricordo da sempre, fin da quando ho memoria, pronunciata ordinariamente. Questa cosa mi colpisce particolarmente, moralmente e alla scala di un qualsiasi futuro possibile (e non sostenibile) da queste parti.

QUI, la violenza é azione marcatrice che definisce un contesto ed é ovviamente, estesa a tutto: é qualcosa di possibile, ripetibile, nata e cresciuta in questa società. Discussa e ponderata, altrimenti esercitata, magari per gradi, vista e rivista. Comunemente ascoltata, osservata, letta o subita.

Tutti sappiamo che questa condizione evidente fà parte di QUESTA cultura, che non é subcultura (poiché non é eccezione per via della sua ampia diffusione) ma é la nostra attuale normalità. 


Ovviamente, estendo queste considerazioni ad ogni altra forma di violenza contestuale, meno esplosiva e più diffusamente metastatica.

Di seguito a questa riflessione, amara ma quasi banale, io propongo, di eleggere a FRASE RAPPRESENTATIVA per questa città....non più PALERMO=MAFIA (che é banale), e neanche PALERMO=PIZZO...ma la più comune espressione:

- TI AMMAZZO A BASTONATE -



o anche( in chiave turistica)

- VIENI A PALERMO: 
TI AMMAZZO A BASTONATE - 



E' una frase forte? sproporzionata? niente affatto: basta essere coscienti. 
Stupirsi? da fuori forse sì, ma noi che viviamo qui non possiamo stupirci. 
Questa frase APPARTIENE alla società locale in varie declinazioni.

Molte di queste declinazioni, talvolta più sottili, talvolta più rozze, spesso sono meno fisicamente violente, ma altrettanto lo sono nei loro risultati legati all'annichilimento generale della voglia e dell'entusiasmo, della partecipazione e della tensione positiva, della civiltà e dell'umanità.

E, infine, anche dell'UOMO. Il risultato é visibile e non equivocabile.


PS: Chi intenda scandalizzarsi o turbarsi leggendo queste parole, perché é dotato di anima benpensante e sensibile nonché di animo diplomatico per cultura o per mestiere, per favore, recuperi prima la memoria della propria quotidianità e rifletta se effettivamente la violenza in questo luogo non venga estesa ad ogni singola circostanza, azione e comportamento. 


Quest' eventuale anima pura e dagli ameni pensieri costruttivi (e sempre sedicenti tali) rifletta sul fatto che la violenza espressa dalle bastonate brutali espresse da un linguaggio di prassi, é soltanto la punta dell'iceberg, materialissima, di una violenza e di una rozzezza colpevole e quotidiana propria di questa nostra cultura, e basata sulla mancanza di rispetto verso nient'altro che non sia il proprio o il proprio clan.








Tipica vista di Palermo Contemporanea nel centro della città (2010)
ph: © PP RAFFA

Look ..........


LOOK BEYOND
THE HORIZON

GROUND ZERO (circa 1983)

La demolizione delle ciminiere della "Centrale Quattroventi" a Palermo

Questo fu probabilmente il mio primo "reportage". 
Il video proposto é il montaggio della sequenza di foto che riuscii a realizzare all'epoca con una Yashica Fr1 ed un tristissimo obiettivo 50 mm. La macchina era pesante, spigolosa ed in grado di uccidere se usata come corpo contundente. Nota bene: realizzai la sequenza senza l'uso del motore (che non avevo) ma ricaricando manualmente e in modo forsennato!! la pellicola in bianco e nero fu poi sviluppata da qualcuno che non agitò la tank, come si vede dalle zone di sviluppo meno denso sulla sommità delle ciminiere. 

TROPPI

Propongo questa pagina per la genialità e l'opportunità del testo.
Essa proviene dal catalogo di un distributore di prodotti gastronomici italiani: www.classica.it .

Cliccate la foto per ingrandirla e leggerne direttamente il testo, io ne cito qui un estratto:

"...troppe camorre, troppi partiti, troppe ASL, troppi permessi, troppi consulenti, troppi balzelli, troppi obblighi, troppi pochi quattrini. Niente speranza. ..."