venerdì 13 marzo 2009

Lo Stretto di Messina (meglio così com'é)



Realizzare una fotografia di paesaggio capace di descrivere e raccontare un luogo non é una cosa scontata. Questa fotografia dello Stretto di Messina probabilmente ci riesce. 
L'Italia ha un territorio descritto da una forma assolutamente peculiare, una icona direi, lo Stretto di Messina é una parte estremamente caratterizzante di questo aspetto grafico ed é un luogo geografico ma anche fortemente cartografico: e la cartografia é inevitabilmente una rappresentazione planimetrica, così come lo sono le foto aeree o da satellite. 
Ma il punto di vista dell'uomo é prospettico, non ortogonale, da qui la necessità di cercare altro.

Nel 2004 volevo realizzare una buona immagine di questo luogo e ci riuscii soltanto dopo quattro giorni di osservazione, dai molti punti di vista possibili, e dopo molti chilometri percorsi su e giù tra la Sicilia e la Calabria. 

Ho potuto realizzare questa immagine soltanto inerpicarcandomi tra i molti  sentieri sconnessi delle montagne della Calabria Tirrenica, era quello il giusto punto di vista, una immagine aerea e molto prospettica nello stesso tempo.
A queste considerazioni si aggiungono l'attesa della giusta condizione meteo e la considerazione della giusta posizione del sole. 

Realizzare una buona immagine é un processo complesso, se non altro in termini di energia dedicata. Se poi uno volesse stimarne i costi vivi...nell'Italia depressa e miserella che spesso incontro quando propongo dei lavori di fotografia, ragionare sui costi di realizzazione di immagini con potenziali committenti ad hoc é una vera tragedia... ma dietro un'immagine c'é molto più dello scatto. E per riconoscerne il valore basta riflettere sul potere comunicativo dell'immagine nel linguaggio e nella comunicazione contemporanea.