venerdì 31 dicembre 2010

The Giuliano Project © (1/2)



THE GIULIANO PROJECT ©: The Life and Death of Bandit Salvatore Giuliano



Questa storia del Bandito Giuliano é cominciata per me circa una decina di anni fa quando qualcuno mi diede dei negativi 9 x 12, su lastra di vetro, e delle stampe originali databili intorno al 1950 che raffiguravano, appunto, Salvatore Giuliano.
Ne fui sorpreso e contento. Salvatore Giuliano nacque nel 1922 a Montelepre, vicino Palermo e morì nel 1950 a 27 anni, ovviamente ucciso, a Castelvetrano, un brutto paesone della provincia di Trapani dove fu trovato il suo corpo crivellato di colpi.

Dal 1943 alla morte, le sue azioni, ben più complesse del semplice banditismo e del brigantaggio comune all'epoca nel contesto della delicata situazione post-guerra mondiale, ne fecero una sorta di "nemico pubblico numero uno" dell'Italia ed allo stesso tempo una sorta di riferimento per tutto il movimento separatista siciliano. Per un certo periodo le sue azioni ebbero una grande copertura politica da parte del movimento che voleva la Sicilia indipendente ed egli ottenne e seppe ben gestire un grande riscontro mediatico.
In particolare, nel 1946, all'atto del riconoscimento della Sicilia come Regione indipendente, Salvatore Giuliano giunse all'apice della popolarità in un contesto che lo vedeva come una sorta di "Robin Hood" del popolo siciliano.

La sua immagine anzi le sue molte e diverse fotografie erano ovunque, ed egli accettava di buon grado, nelle dovute circostanze, la presenza di giornalisti e fotografi quando questi lo cercavano o talvolta, per quello che direttamente mi risulta, li cercava lui stesso. In più era ragionevolmente elegante, curato ed indubbiamente fotogenico.

Piaceva, e diventò una sorta di icona destinata a durare nel tempo e nel mito.
Di fatto, é tuttora un'icona.
I numerosi films, documentari libri che sono stati realizzati in questi cinquant'anni testimoniano dell'interesse intorno al personaggio.
Per quel che mi riguarda ho avuto il caso, o la fortuna, di trovare delle sue immagini. Alcune più interessanti di altre.

Salvatore Giuliano, icona e bandito, appare in una condizione di quotidianità: egli mangia, dorme, ride e posa con la madre. Io ho voluto osservare da vicino queste immagini e le propongo in questo progetto visivo.

giovedì 30 dicembre 2010

The Giuliano Project © (2/2) - Pictures -

Recognize Giuliano


Killing Giuliano (Giuliano Dead-Dead)


Sleeping and Probably Dreaming Giuliano


Drinking Cinzano Cutting Cassata whit Giuliano


Embracing Giuliano


Smiling Giuliano


Eating Giuliano/Drinking Giuliano


Looking Giuliano/Posing Giuliano


giovedì 22 aprile 2010

COLLEZIONE PRIVATA

Gioielli e tessuti di diverse popolazioni, culture ed etnie, ma generalmente provenienti dai paesi del Maghreb, sono esposti in una piccola mostra tematica presso un noto negozio della città di Palermo che da sempre si é occupato di proporre gioielli ed oggetti etnici di grande qualità e di antica e complessa storia
Si tratta di una selezione di oggetti provenienti dalla XXX collezione ed ormai rarissimi o introvabili sui mercati locali delle città del Nord Africa.
Smalti della Kabilia, argenti dell'Alto Atlante, gioielli Touareg, antiche murrine veneziane in uso nell'Africa Subsahariana...questi ed altri gioielli insieme ad alcuni tessuti rituali originari delle zone interne della Tunisia, ormai desueti ma di grande fascino, sono esposti per un mese insieme a realizzazioni contemporanee ad essi ispirate.




lunedì 1 marzo 2010

“Photograph the light not the land”










L'Institut Français de Fès e in particolare il suo direttore Jean Dedolin, mi invitano per una résidence d'artiste e per una mia mostra fotografica avente per tema la luce.


Il titolo della mostra sarà
Extérieur Jour / Extérieur Nuit

Di seguito il programma di eventi del trimestre: http://www.institutfrancaisfes.com/actionculturelle/prog-janv.pdf

Fotografie di architettura e paesaggio in una scelta retrospettiva che va da circa il 1992 al 2008, tra cui presento anche alcune immagini in bianco e nero realizzate negli anni '90 proprio in Marocco durante un lungo trekking sull'Alto Atlante. 


Il tema é, appunto, la luce, ed é meno scontato di quanto non sembri.

Nello stesso tempo la mia presenza a Fès, durante circa tre settimane, sarà dedicata a realizzare una lettura fotografica - un reportage- della città, dei suoi luoghi, dei suoi aspetti.

Dal 1999 vengo regolarmente invitato dalla Francia, soprattutto - ma non soltanto-,  a sviluppare e presentare progetti, mostre e ricerche creative espresse tramite la fotografia: tante collaborazioni, tante belle occasioni, tante conoscenze e tanti amici...

Come ci si sente? stimati, apprezzati, rispettati, riconosciuti e considerati.
Cosa dire? grazie !. GRATITUDINE.

D'altra parte...mai una volta che fosse stato possibile avere anche soltanto un feedback postale da qualche Istituto italiano di cultura: eppure ci ho provato...e credo proprio che ci proverò mai più, inoltre sconsiglio di provarci, almeno nei modi usuali e corretti...forse con le raccomandazioni... A New York e a Parigi, alcuni anni fa, ho anche parlato con un paio di direttori: uno mi é sembrato come minimo negativo, triste e forse pure mezzo depresso; con l'altro la conversazione ha preso una piega diversa e, dopo un pò, cordialmente mi ha detto che gli piaceva stare a New York perché il volo era la sua passione e lì volare costava meno che in Italia...poi mi ha mandato ad una galleria di riferimento presso cui dire che se la tiravano é riduttivo. 

Come ci si sente in questi casi? ci si rimane male, piuttosto male, ma si supera.

Viva quei paesi civili in cui la cultura, la creatività, le arti, sono ancora un valore aggiunto e vengono onestamente rispettate.


mercoledì 13 gennaio 2010

EOLICO

Un mio video di sperimentazione girato alcuni anni fa in un campo di generatori eolici in Sicilia.